TARGA PERSONALE DELL’AMM.RE ?

Tra i vari adempimenti previsti dalla legge c’è, ai sensi del nuova articolo 1129, n°5, l’obbligo di apporre, presso il luogo di accesso ai condomini o di maggior uso comune, accessibile anche a terzi, una “targa” riportante i dati ed il recapito dell’Amministratore del condominio.

La nuova disposizione crea tanti dubbi, a cominciare dal se si tratti o meno proprio di una targa, e dall’individuazione del soggetto obbligato ad apporla.

Nella legge notiamo innanzitutto che non c’è scritto che si debba trattare proprio di una targa; secondo noi, quindi, basterebbe mettere nella bacheca del condominio un foglio con tutti i dati necessari, ovvero un semplice adesivo visibile a tutti.

La norma, poi, si esprime in forma impersonale, e non par dubbio che l’amm.re che non sia anche condomino non abbia alcun potere di usare un bene (parete condominiale) che non gli appartiene per inserirci una propria targa, per cui parrebbe che l’apposizione di una tale targa debba essere comunque richiesta o preventivamente autorizzata dal condominio, e che l’amm.re nulla possa al riguardo autonomamente senza tale preventiva volontà condominiale, tanto più nei non rari casi in cui vi sia un regolamento che vieta l’apposizione di targhe sui muri perimetrali senza il consenso del condominio.

In altre parole, sembrerebbe essere più un obbligo del condominio che del singolo amm.re, con l’ulteriore conseguenza che il costo di tale targa/avviso/adesivo dovrebbe essere a carico del condominio, e non dell’amm.re, salvo diversi accordi.

In ogni caso, per una migliore identificazione, tale targa/avviso/adesivo dovrebbe contenere i seguenti dati: •nome e cognome dell’Amministratore del condominio; •indirizzo della sede o ufficio dove vengono svolte le attività di amministrazione; •numeri di telefono e fax di riferimento; •indirizzo e-mail di riferimento del condominio (nel caso abbia un sito internet dedicato) oppure quello diretto dell’amministratore.

Per prassi, molti amministratori di condominio hanno sempre avuto l’abitudine di collocare all’interno degli spazi di accesso comuni delle piccole cartelli/targhe removibili, da cui indicavano non solo il proprio nominativo.

Molti Comuni, per diverse esigenze, hanno quindi emesso delle ordinanze al fine di imporre l’apposizione proprio di targhe negli edifici condominiali.

I motivi, secondo i Sindaci, sono: • favorire le verifiche di competenza da parte degli enti preposti alle attività di controllo e pubblica sicurezza; • conoscere il referente per tutti i problemi che possono riguardare il condominio (si pensi per esempio in caso di eventi che possono danneggiare l’edificio); • esigenze di sicurezza e di incolumità pubblica; • individuare eventuali responsabilità in caso di danni (per esempio nel caso di nevicate invernali, durante le quali sono gli amministratori di condominio i responsabili della pulizia dei marciapiedi antistanti i diversi fabbricati); • agevolare l’intervento della Protezione Civile.

Le varie ordinanze hanno imposto anche disposizioni precise sulla realizzazione della targa indicando la dimensione, la tipologia del materiale ed il luogo in cui deve essere esposta all’ingresso dei condomini.

Vi sono addirittura alcuni regolamenti edilizi, per esempio come quello di Milano, che dal 1999 prevede che “gli amministratori dei condomini sono tenuti ad apporre nei pressi dell’entrata dell’edificio da loro amministrato idonea targhetta fissata in modo stabile, contenente i propri dati e recapito, affinché possano essere contattati nei casi di emergenza”.

Infine ultimi problemi che si dovranno affrontare prima dell’affissione della “targa condominiale” sarà quello della eventuale lesione del decoro architettonico e delle disposizioni contenute nel regolamento.

(11 m.ti w-l)