Il fatto che l’amm.re sia parte formale del rapporto processuale, e che il diritto fatto valere in giudizio spetti ai condomini, e non al loro amm.re, può far sorgere qualche dubbio in ordine alla possibilità o meno dell’amm.re di rendere confessione ovvero giuramento, con cui in buona sostanza dispone del diritto spettante ad altri.
Se però si tiene presente il fatto che soggetto confitente è la parte, e che riveste tale qualità sia il titolare del rapporto controverso, sia chi sta in giudizio quale suo rappresentante volontario, non sembra potersi dubitare dal fatto che l’amm.re, nelle controversie relative a materie rispetto alle quali gode di autonomi poteri di iniziativa processuale, possa rendere la confessione. Per gli stessi motivi e nelle stesse materie l’ amm.re potrà anche prestare giuramento, sempre che si tratti di fatti propri o di scienza propria.
A sua volta l’amm.re potrà deferire giuramento decisorio senza necessità di un mandato ad hoc.
(3 m.ti w-l)
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