Dopo appena otto mesi dalla sua approvazione, il Consiglio regionale della Puglia ha abrogato all’unanimità la legge regionale n. 27 del 20 maggio 2014, recante “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione del rischio e sicurezza delle costruzioni – Istituzione del fascicolo del fabbricato”.
La decisione è stata presa per evitare la quasi certa declaratoria di incostituzionalità da parte della Consulta, che sarebbe scaturita dai rilievi alla normativa mossi dal Governo nazionale, relativi ai presunti vizi di legittimità in essa presenti.
Secondo il Governo, infatti, alcune norme sarebbero state in contrasto con la legislazione statale e con il regime della proprietà, violando quindi sia la competenza legislativa statale esclusiva nella materia dell’ordinamento civile, sia la competenza statale concorrente, risultando anche in contrasto con i principi fondamentali della legislazione statale in materia di governo del territorio.
Questa legge pugliese, nata su input di un tragico evento come il crollo di una palazzina in via Roma a Barletta in cui il 3 ottobre 2011 persero la vita cinque donne, istituiva il “libretto casa” ma era stata impugnata il 10 luglio 2014 dal Consiglio dei ministri dinanzi alla Corte Costituzionale, per una serie di norme che “eccedono la competenza legislativa regionale e pongono obblighi irragionevoli a carico dei privati”, in contrasto con gli articoli 3, 117, secondo comma, lett. l) e 117, terzo comma, della Costituzione.
La norma abrogativa è la Legge regionale n.6/2015, pubblicata, con dichiarazione di urgenza, nel Bollettino ufficiale regionale n.16. Entra, pertanto, in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione (3 FEBBRAIO 2015).